Contesto2019-10-23T13:05:23+02:00

Contesto

Tra il 2013 e il 2017, quasi 2 milioni di cittadini di Paesi terzi hanno preso dimora nell’UE-28 su base annuale (EUROSTAT, 2019). Tra questi, il 20% circa sono minorenni, molti dei quali non accompagnati o separati dalle loro famiglie. I flussi aumentati e diversificati degli ultimi anni stanno mettendo sotto pressione le amministrazioni nazionali e regionali e hanno messo in luce lacune e carenze nella protezione e nel sostegno di tutte le categorie di minorenni migranti.I sistemi educativi nazionali sono i più colpiti da questa situazione poiché devono abbracciare la sempre maggiore diversità culturale, linguistica, socio-economica ed etnica. Il numero crescente di minorenni che arrivano negli ultimi anni sta portando a riesaminare quale sia il modo migliore per integrarli con successo. Questo non è solo un passo necessario per l’adempimento degli obblighi internazionali, ma è anche particolarmente importante se si considera che la maggior parte di questi giovani migranti probabilmente si stabilirà definitivamente nel proprio paese di destinazione.

Una delle maggiori sfide che attendono l’UE consiste nella riuscita integrazione di questi ultimi arrivati, nonché delle popolazioni migranti più consolidate e dei loro discendenti. In totale, oltre 38 milioni di persone nate in Paesi extra-UE vivono attualmente nell’Unione europea, rappresentando il 7,5% della popolazione in Europa. Inoltre, 21.8 milioni, ossia il 4,25% della popolazione, è originario di un altro Stato membro dell’UE. In Paesi come Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Germania e Spagnai migranti e i loro discendenti hanno già costituito fino al 15% della popolazione (EUROSTAT, 2019). Nel 2015, quasi il 25% degli studenti quindicenni nei Paesi dell’UE era di origine straniera o aveva almeno un genitore di origine straniera (OCSE, 2018).

La mancata integrazione può portare a significativi problemi politici, sociali ed economici. Implica costi politici e instabilità, erode la coesione sociale e favorisce atteggiamenti pubblici negativi che limitano lo spazio politico in termini di un’adeguata gestione della migrazione (OCSE / UE, 2018). Anche i flussi migratori rappresentano un’opportunità significativa rappresentata soprattutto dal valore della diversità per il progresso sociale e l’innovazione economica, ma anche dalla rivitalizzazione demografica delle società che invecchiano e dalla maggiore sostenibilità degli attuali stati assistenziali.

Tuttavia per far emergere i benefici della migrazione, sono necessarie istruzione e politiche sociali efficaci per integrare con successo i minorenni migranti nella società (OCSE, 2018). L’integrazione precoce nelle scuole ha dimostrato di essere il modo migliore per costruire una società inclusiva ed equa, evitando la futura esclusione sociale. In questo senso, le scuole, i centri di accoglienza dei migranti e i decisori politici hanno urgente bisogno di politiche e raccomandazioni su come supportare al meglio i minorenni migranti, in particolare i minorenni rifugiati appena arrivati e quelli non accompagnati. Tuttavia, a causa della mancanza di dati qualitativi sugli strumenti di integrazione e monitoraggio dei minorenni migranti, le strategie sono sviluppate in modo ad hoc a livello locale. Le soluzioni devono tenere conto delle esigenze e delle aspettative dei minorenni, ascoltando le loro voci e usando un approccio a misura di bambino.

L’obiettivo generale di IMMERSE è definire una nuova generazione di indicatori sull’integrazione e l’inclusione socio-educativa dei minorennirifugiati e migranti in Europa. IMMERSE adotterà un approccio educativo completo, sottolineando non solo le esigenze dei minorenni migranti e rifugiati, ma anche quelle di scuole, educatori e compagni di classe per favorire l’integrazione e costruire un ambiente aperto, diversificato e inclusivo.

Il progetto IMMERSE identificherà i principali stakeholder nell’integrazione sociale ed educativa dei minorenni migranti e affronterà le sfide sopra evidenziate, basate sui seguenti pilastri:

Definire nuovi metodi e strumenti di ricerca

Sviluppare nuove soluzioni tecnologichee, creare metodologie condivise per integrare tutti gli stakeholder

Ascoltare ed accogliere il punto di vista dei minorenni durante tutto il processo

I minorenni avranno un ruolo attivo nella creazione e nella validazione della dashboard di indicatori attraverso la ricerca partecipativa. Gruppo Consultivo di Ricerca per Minorenni verrà consultato per tutta la durata del progetto

Raccogliere dati rappresentativi della realtà europea

Il progetto svilupperà una piattaforma digitale che aiuterà i ricercatori a raccogliere, monitorare e analizzare i dati in 6 diversi Paesi europei

Sollecitare gli stakeholder affinché adottino le raccomandazioni suggerite

Produrre e diffondere buone pratiche e raccomandazioni politiche su misura per migliorare i sistemi di integrazione dei minorenni rifugiati e migranti in Europa

Alcune fasi del progetto implicheranno la ricerca con soggetti potenzialmente vulnerabili (minorenni, migranti e rifugiati), nonché la registrazione e l’elaborazione dei dati personali. Tutte le attività di ricerca saranno approvate dai Comitati Etici e condotte conformemente alla legislazione europea, compreso il Regolamento (CE) n. 45/2001. Al fine di proteggere e assicurare che le attività IMMERSE siano conformi ai requisiti etici è stato nominato un Consulente Etico Esterno (SEE).

Alcune fasi del progetto implicheranno la ricerca con soggetti potenzialmente vulnerabili (minorenni, migranti e rifugiati), nonché la registrazione e l’elaborazione dei dati personali. Tutte le attività di ricerca saranno approvate dai Comitati Etici e condotte conformemente alla legislazione europea, compreso il Regolamento (CE) n. 45/2001. Al fine di proteggere e assicurare che le attività IMMERSE siano conformi ai requisiti etici è stato nominato un Consulente Etico Esterno (SEE).

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